Un secchio di cubetti di ghiaccio rovesciati sulla schiena. Una sveglia con una tromba da stadio a pochi centimetri dal timpano. Tornare al lavoro alla fine delle vacanze è un trauma. Soprattutto se nelle ultime due settimane hai staccato i contatti col mondo, non hai risposto al telefono e alle email, te ne sei andato a 3600 chilometri da casa. Niente di esageratamente remoto, ma quanto basta per rilassarsi e lasciarsi stupire dalla natura, dai suoi colori, dalla sua sorprendente diversità. Abbracci di roccia che stringono fazzoletti di mare e un sole che sembra non voler scendere più, per poi smaniare dalla voglia di rialzarsi. Il silenzio di una barca in mezzo a un fiordo. Scenari spettacolari, paesaggi indescrivibili, profumi e sapori nuovi, e una sana immersione in luoghi dove sembra che il tempo non conti poi così tanto. Il contatto diretto con un'attività, la pesca, che sulle isole Lofoten ha le sfumature di un'arte antica e paziente, fatta di rispetto e di umiltà. Lo stupore per la disponibilità della gente, sempre pronta a dare una mano, offrendo con entusiasmo il proprio aiuto ad emeriti sconosciuti. Un piacevole tuffo in un mondo parallelo. Ma ora si torna alla vita normale. Un po' più ricchi.
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6 commenti:
Non male, ogni tanto isolarsi completamente dal mondo esterno ci vuole!!!
Stupendo quello che hai scritto e stupende le foto:si vede che è stato proprio un bel viaggio!!!
Bacini
P.S.: ma sei sempre stato così carino o le tue foto sono state ritoccate dai fotografi??? Dimmi la verità!!!;)
Caspiterina che belle le foto!!!! Che invidia!! Complimenti a chi le ha scattate!!
che posti stupendi!!!!!
Una vacanza alternativa ma bellissima. E' vero sei proprio carino nelle foto (sei quello col cappellino blù giusto?). Fortunata la tua ragazzza.
Ciaoooo da torino
foto fantastiche!!!! complimenti per il giro! Roby
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