Ridatemi i Righeira

Dopo anni e anni di tormentoni estivi, quest'anno mi trovo spiazzato. Qual è la canzone dell'estate 2008? Secondo me fa ancora freddo proprio per questo motivo: non si sa ancora quale sarà il tormentone, e anche il meteo aspetta a sbilanciarsi. Quando le radio cominceranno a passare settanta volte al giorno la stessa canzone, allora comincerà anche a fare caldo. Parentesi: se la hit da ombrellone deve essere qualche porcheria tipo canzoni di pseudo talenti di Amici, X Factor, Grande Fratello o Prova del cuoco, allora preferisco indossare il cappotto fino a settembre. Ma il punto è proprio questo: ci sono canzoni che associo ancora adesso ad un momento preciso di estati passate. Se ascolto "Una mattina d'estate" di Patty Pravo, subito il pensiero corre all'estate del 2000, alla Toscana, ad una jeep che attraversa campi di girasole. Se per caso sento "Asereje" delle Las Ketchup ripenso ad una vacanza in montagna. Se la radio passa "Bruci la città" di Irene Grandi, mi vengono in mente le strade della Sicilia o il tramonto sul mare di Tropea. Addirittura ricordo di aver ballato, a nove anni, la "Lambada" in un campeggio sperduto in qualche località remota del sud Italia: ero riuscito a portare in pista la ragazzina che mi piaceva (abilità che si è poi persa con gli anni!). Perfino a "Tre parole" di Valeria Rossi (a proposito: qualcuno sa dove è finita??) riesco ad associare un dettaglio che mi strappa un sorriso. E i ricordi riescono ad arrivare fino a "Venus" delle Bananarama e a "Vamos a la playa" dei Righeira. Canzoni, nella maggior parte dei casi, di dubbio gusto. Ma ora mi rifiuto di pensare che la summer hit 2008 possa essere un surrogato uscito da qualche reality oppure questo, come titolano alcuni giornali.