
Sono in coda al semaforo. Una coda abbastanza lunga, niente di esagerato, nulla a che vedere con i maxi-incolonnamenti da crisi epilettica dell'ora di punta. Dovrei fare un pezzo da 70 righe in meno di mezzora, ma non importa, vado piano: sento il Natale. Un'auto fa capolino da una viuzza laterale: mi fermo, la lascio passare con sorriso plastico e gesto della mano. Mi sento più buono, la vecchina mi ringrazia. Poco più avanti l'anziana signora si ferma per lasciar immettere nella via un'altra auto che sta uscendo da un parcheggio: mi sembra di aver innescato una serie di buone azioni come il piccolo Haley Joel Osment nel film "Un sogno per domani". Ora tutti quelli che sono incolonnati davanti a me fanno passare auto, lasciano attraversare mamme con carrozzine, ci manca solo che si fermino a lucidare le bocce dei lampioni. Sento il Natale. Ma fanculo: ci ho messo 2 ore per fare cento metri!
1 commento:
Domenica ho visto due tuoi articoli sulla Prealpina di cui uno in prima pagina! Complimenti! Stai facendo carriera!!:*
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