"Mi scusi"

Porca. Vacca. Non sono purtroppo due qualità di un'amica con cui trascorro dei piacevoli momenti, ma sono le parole che ho pronunciato ieri, qui separate da un punto fermo per sottolineare enfaticamente la portata tragica dell'evento.

Andiamo con ordine. Ieri mattina ero a una interessante conferenza a cui partecipavano anche alcune scolaresche del mio ex liceo. Dopo aver incontrato i miei professori dell'epoca (tra cui l'insegnante di italiano che, avendo saputo che scrivo su un giornale, mi ha chiesto "Hai imparato a scrivere?"), ho preso posto in sala. Passandomi davanti, una studentessa mi pesta involontariamente un piede, si gira, mi guarda e dice: "Mi scusi", e io candido: "Figurati". Passano meno di dieci secondi e subito mi rendo conto della disgrazia: MI SCUSI???. E' ufficiale: sono passato dall'altra parte della barricata nella maniera peggiore. Non nel conto in banca, non nel posto di lavoro fisso, non nella casa tutta mia, non nelle serate per coppiette stile pensionati. Sono diventato vecchio nell'aspetto.

Oggi pomeriggio non disturbatemi: vado alla Sala Bingo. Ho già comprato il pennarello nuovo!