venerdì 30 novembre 2007

Anniversario

Tanti auguri, pezzo di carta.

Forse un giorno qualcuno mi spiegherà a cosa serve una laurea, quando ormai per certi lavori contano solo le raccomandazioni.

4 commenti:

Pampu ha detto...

innnanzitutto buon anniversario!

quanto alla domanda esistenziale me lo chiedo spesso anch'io e la gente mi risponde con le solite frasi fatte..
se trovi la risposta fammi sapere!!

drmauro ha detto...

stupide lauree!!! me lo chiedo sempre anch'io...purtroppo ora quei comunisti di giudici mandano in galera quei poveri studenti che non finisco l'università e fanno di diritto i dottori...in fondo si sa, non conta avere ma essere :D

Anonimo ha detto...

una laurea serve, è fondamentale. Quella che ti consente di sapere curare un uomo, oppure quella che ti consente di costruire un palazzo, un ponte, oppure ancora quella che ti consente di provare a fare giustizia o di evitare un'ingiustizia.

Poi ci sono le lauree sul niente, sulle parole, che come insegnano tanti detti volano, si dimenticano, sono scritte sull'acqua. Laurearsi in scienza della comunicazione, giusto per fare un esempio, con una bella tesi su "Strumenti e linguaggio del quotidiano nel decennio '80-'90" è scrivere sull'acqua. Oppure in lettere, o nella favolosa "scienze politiche" dove dopo avere studiato a memoria per anni tra un'uscita serale e l'altra, puoi completare il cammino con una tesi sulla curva sud del Milan o sull'evoluzione della musica in discoteca.

Non ti insegnano a fare "quel" mestiere, non insegnano a distinguere una notizia da una cazzata, non insegnano a fare un titolo. Per fare queste cose ci vuole predisposizione, talento, impegno totale, e qualche buon maestro direttamente dentro le redazioni e non nei master-truffa delle università. Bisognerebbe iniziare a sbattersi a 18 anni, girare campetti piuttosto che conferenze stampa, trovare qualcuno che ti "prova" e che ti giudica. E' sempre stato così, fino a qualche anno fa. Oggi è il mercato del bestiame, questi parametri sono fantascienza e in mezzo al Grande Gregge si va avanti a suon di sponsor, come certi piloti scarsi che arrivano comunque in Formula 1.

Non sono molto fiero della mia vita e dei fatti che l'hanno caratterizzata. Tra le poche cose positive, due fatti. Il primo è che ho 40 anni, e ho avuto la possibilità di provare a essere giornalista prima dell'organizzazione della truffa del secolo. La seconda, è di non essere laureato e di avere iniziato a lavorare a 18 anni. Tanti auguri, pezzo di carta.

dread+ ha detto...

La laurea serve a conoscere gente che ti permetta di avere una raccomandazione!