domenica 19 agosto 2007

Viaggio tricolore

Scrivo subito. Preferisco non lasciar passare neppure un giorno. So già che dopo i ricordi si accumulerebbero, ma voglio raccontare solo quello che mi viene in mente "a caldo".

Undici giorni in giro per l'Italia con tre amici, su un'auto che poco per volta assume le connotazioni tipiche di una stalla. Ma è la nostra, ed è ben oltre le più rosee aspettative.
Un volo fino a Palermo e una macchina a noleggio per risalire fino alla Città Giardino, con soste da amici, conoscenti, in bed&breakfast o in motel.
La Vucciria con la meusa di Rocky, il polipo, le perle di coerenza di Claudio, le "tre piaghe" e il provvidenziale Manfredi. Il viaggio fino a Paceco, l'uomo delle luci, una terra che inizia a mostrare i suoi lati lontani dal turismo, i cannoli di Dattilo. Chiara. La piscina in cui lasciarsi cadere, coi pensieri che aspettano oltre il cancelletto. La grotta dello Zingaro e il primo bagno. La sconosciuta Scala dei Turchi, la ragazza dell'iPod e la caponata sulla spiaggia. Le Parche. La francese alla Valle dei Templi, Calogero col bastone e le risate da coglioni. Il festival dei canti Ri Cunta e la "pruiuatizzazione dell'acqua". La ragazza con la coda e la Tarantella. Le granite a colazione. La palafitta azzurra sulla spiaggia. L'Etna. Il traghetto. L'ospitalità "calabrese". La 'nduja. Il paradiso dei sub e l'acqua cristallina. L'agriturismo con la gazzosa. Eboli. Le ragazze di Eboli. Il pranzo in famiglia e una sbronza epica: l'etilometro che sbarella. L'atteso big-match di volleyball, zavorrati come tacchini. La guida a turni verso San Gimignano, mentre Jack Johnson mi fa capire che forse è ora di fermarmi un attimo a riflettere. Altri amici che si aggiungono. Un incontro casuale mi ricorda che devo rispolverare il mio inglese. Il mitico Trombamico che dispensa pillole di saggezza come noccioline. Stelle e sigaro sulla torre. I pensieri si mettono a smulinare.
Un quadernetto arancione appena macchiato di inchiostro. Perchè tutto è già scritto da altre parti.
Per la galleria fotografica, clicca qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie...per la condivisione, comunione, amicizia di pensieri, desideri, vita...sul quadernetto color Sicilia ho scritto, in uno dei miei post: "Una pagina di questo diario di viaggio. Una pagina di tante, vuote, perchè rimangono nel cuore, negli occhi, nella mente, tra..."
noi

_marco ha detto...

Tornare a casa con la convinzione di avere trascorso dei giorni stupendi con emozioni stupende, con la certezza che tutto poteva solo andare bene così, senza intoppi; perchè non sono stati i luoghi (seppure stupendi) o le persone incontrate (seppure stupende) a rendere perfetto questo viaggio, siamo stai noi quattro..tnx