
Undici giorni in giro per l'Italia con tre amici, su un'auto che poco per volta assume le connotazioni tipiche di una stalla. Ma è la nostra, ed è ben oltre le più rosee aspettative.
Un volo fino a Palermo e una macchina a noleggio per risalire fino alla Città Giardino, con soste da amici, conoscenti, in bed&breakfast o in motel.
La Vucciria con la meusa di Rocky, il polipo, le perle di coerenza di Claudio, le "tre piaghe" e il provvidenziale Manfredi. Il viaggio fino a Paceco, l'uomo delle luci, una terra che inizia a mostrare i suoi lati lontani dal turismo, i cannoli di Dattilo. Chiara. La piscina in cui lasciarsi cadere, coi pensieri che aspettano oltre il cancelletto. La grotta dello Zingaro e il primo bagno. La sconosciuta Scala dei Turchi, la ragazza dell'iPod e la caponata sulla spiaggia. Le Parche. La francese alla Valle dei Templi, Calogero col bastone e le risate da coglioni. Il festival dei canti Ri Cunta e la "pruiuatizzazione dell'acqua". La ragazza con la coda e la Tarantella. Le granite a colazione. La palafitta azzurra sulla spiaggia. L'Etna. Il traghetto. L'ospitalità "calabrese". La 'nduja. Il paradiso dei sub e l'acqua cristallina. L'agriturismo con la gazzosa. Eboli. Le ragazze di Eboli. Il pranzo in famiglia e una sbronza epica: l'etilometro che sbarella. L'atteso big-match di volleyball, zavorrati come tacchini. La guida a turni verso San Gimignano, mentre Jack Johnson mi fa capire che forse è ora di fermarmi un attimo a riflettere. Altri amici che si aggiungono. Un incontro casuale mi ricorda che devo rispolverare il mio inglese. Il mitico Trombamico che dispensa pillole di saggezza come noccioline. Stelle e sigaro sulla torre. I pensieri si mettono a smulinare.
Un quadernetto arancione appena macchiato di inchiostro. Perchè tutto è già scritto da altre parti.
2 commenti:
Grazie...per la condivisione, comunione, amicizia di pensieri, desideri, vita...sul quadernetto color Sicilia ho scritto, in uno dei miei post: "Una pagina di questo diario di viaggio. Una pagina di tante, vuote, perchè rimangono nel cuore, negli occhi, nella mente, tra..."
noi
Tornare a casa con la convinzione di avere trascorso dei giorni stupendi con emozioni stupende, con la certezza che tutto poteva solo andare bene così, senza intoppi; perchè non sono stati i luoghi (seppure stupendi) o le persone incontrate (seppure stupende) a rendere perfetto questo viaggio, siamo stai noi quattro..tnx
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