sabato 29 luglio 2006

on the road.. pot pourri.

Mi fermo, guardo indietro. Penso a questa settimana appena conclusa.
Sabato scorso sono andato ad accompagnare gli adolescenti in Valtellina, fino a mercoledì.. 5 giorni per staccare la spina, 5 giorni per riscoprirmi, 5 giorni per dedicarmi agli altri o almeno per provare a farlo.
Credo che la montagna aiuti a ritrovarsi. Quando la fatica di camminare per ore in salita sotto il sole ti secca le parole in gola, ma la testa continua a tritare pensieri. Quando vedi cose tanto belle e in automatico partono considerazioni su cose più grandi di te. Quando metterti a disposizione degli altri ti restituisce il centuplo di quello che hai speso. Quando condividere la montagna con altre persone ti permette di conoscerle o di conoscerle meglio.
Torno a Varese. Un giorno per riordinare le idee e disfare lo zaino.
Ieri avevo appuntamento a Bologna con un responsabile della Legavolley per la mia tesi: levataccia, passo a prendere Matti, e partenza.. 2 minuti di raccoglimento per ringraziare l'inventore dell'aria condizionata.
Avevo già visto Bologna 10 anni fa, in gita al Ginnasio, ma non ne ricordavo molto: a quei tempi ero più occupato a rincorrere la bella della classe che non ad ascoltare la guida. Ammetto che anche ieri la mia attenzione culturale è stata minata alle fondamenta.. 1 minuto di raccoglimento per ringraziare i genitori della ragazza con la maglia color pesca che lavora all'ufficio per il turismo. La persona giusta nel posto sbagliato.
Poi si torna a casa: il piacere di guidare, soddisfatto della giornata, chiacchierando.
Tante cose per cui ringraziare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cosa ti sei fumato? Le piadine!! Quando sei con noi sei tutto rutti e scoregge ma qui ti spacci per il principe di Bel Air!! :D.

Cruz ha detto...

(Mi sono permesso di trasferire qui il tuo messaggio se no sulla lavagna sarebbe andato perduto). In quanto membro del S.C.P., sono signore in società, cuoco in cucina.. e poi con voi sono P.. che non si può spiegare perchè questo è un blog pubblico!:)

pampu ha detto...

è proprio vero, la montagna aiuta a ritrovare se stessi: più si sale e più si percepisce la propria piccolezza e fragilità di fronte a tutta la meraviglia che ti circonda.. passo dopo passo, ti senti parte di qualcosa di più grande..ed è proprio quando la fatica si fa sentire che hai come la percezione di non essere solo; c'è Qualcuno lì con te che ti prende per mano e ti accompagna fino in cima..

Anonimo ha detto...

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