sabato 1 aprile 2006

..e poi li chiamano "cani"

Parlando giovedì con la Vale, mi sono tornati in mente un sacco di ricordi legati alle estati a Macugnaga. In particolare, mi è venuto in mente un aneddoto (secondo me) molto carino..
Un giorno dovevo fare una camminata con mio zio e mio cugino: partenza al mattino presto, destinazione bivacco Lanti (a circa 2200 mt), lì ci saremmo ripresi un po dalla fatica e al mattino dopo avremmo percorso l'ultima salita che conduce al Passo del Turlo, a 2800, da cui ci si affaccia su Alagna e sulla ValSesia. Percorso per nulla impegnativo, affascinante ma abbastanza lungo.
Andando verso il Lanti, si incontrano alcuni rifugi e baite, e -poco dopo aver passato uno di questi- all'improvviso sbuca dai cespugli un cane.. non so che razza fosse, credo un meticcio di taglia media, che si unisce al nostro gruppo e comincia a seguirci. Ha il collare ma non ha alcun recapito telefonico, e ormai è troppo tardi per tornare a valle: in montagna il sole scende in fretta e se calcoli male rischi di ritrovarti al buio in mezzo al sentiero. Decidiamo di portarlo con noi -anche perchè non mostra la minima intenzione di abbandonarci. Raggiungiamo il bivacco.
Il giorno successivo, ci alziamo quando sorge il sole, colazione con pane e wurstel arrostiti al fuoco, bagno rapido nel torrente gelato per svegliarsi (insomma tutte le cose che piacciono a me), e partiamo per raggiungere i 2800, sempre in compagnia dell'amico peloso.
Arrivati al Passo del Turlo, ci godiamo la vista sulla Valsesia, ci riposiamo un attimo e riprendiamo la via del ritorno.. il quadrupede ci guarda perplesso, immobile.. ma dopo qualche minuto riprende ad aggregarsi alla comitiva.
Ripercorrendo il sentiero del giorno prima, ormai vicini alla valle, da un rifugio si affaccia un omino sorridente.. fischia.. e subito il cane gli corre incontro: finalmente abbiamo ritrovato il padrone, non ci sarà bisogno di scomodare i vigili del paese.
L'uomo ci invita a bere un bicchiere di vino e ci racconta l'ultima cosa che mi sarei aspettato di sentire: il cane- ovviamente- è suo, ma è innamorato della cagnolina di un pastore di Alagna, poco sotto il Passo del Turlo (sul versante valsesiano), quindi appena vede una comitiva che va in quella direzione, si aggrega sperando di riuscire a far visita alla sua "morosa".. ma da solo non va mai!
All'improvviso mi torna in mente lo sguardo deluso e perplesso del cane quando, raggiunto il Passo, invece di completare la traversata avevamo fatto dietro-front: aveva camminato per due giorni, e si era visto sfumare il suo progetto proprio quando ormai mancava un'oretta a raggiungere la sua bella!
Se ci ripenso adesso, mi sento ancora in colpa!:).

nelle foto, il Passo del Turlo e il bivacco Lanti

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio che romantico!
Penso che abbiamo molto da imparare dagli animali!
magari non proprio da tutti (vedi quello che succede a chi si accoppia con una mantide religiosa!)!
bacio

Anonimo ha detto...

Allora, vedo che anche tu ti sei chiamato fuori dal sondaggio!!!
dai, non chiedo la luna, puoi farcela!

Cruz ha detto...

..fatto! Poi però non lamentarti!;)

Anonimo ha detto...

Grazie stella!
vorrei però precisare che:
1)i complimenti mi hanno fatto piacerissimo
2)anche i difetti
3)il mio orientamento era confuso perchè non conoscevo la zona
4)il "pongo" si chiama cernit!
5)non sei l'unico che si lamenta per il mio shopping!
bacio

Anonimo ha detto...

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