
Nella vita capita di dover fare delle scelte.. a volte vengono dal basso (maiali, fango, ghiande, ecc.), a volte dall'alto (servitori, figli, sogni, ecc.), ma l'importante credo sia non fare mai il
vitello grasso: questo poverino bruca placidamente nel suo praticello.. e all'improvviso chi ti arriva?? Quel fancazzista del figliol prodigo! Il povero vitello comincia a dileguarsi lentamente, fischiettando, ostentando
non-scialans (scritto in trascrizione fonetica, qualora France leggesse questo post), cercando di perdersi tra la boscaglia.. sospettando che per lui le cose si stanno mettendo male. Quando ormai pensa di essere al sicuro, salta fuori il servo -non servitore- leccaculo che lo scruta con occhio libidinoso e lo riporta a casa trascinandolo per la coda. Ricordate: per ogni figlio che fa festa, c'è un vitello che ci resta.. e anche un servo leccaculo (non fa rima, ma ci sta!).Post promesso, post mantenuto.
2 commenti:
..mhm.. voleva essere un complimento??
..mi sembrava doveroso sdoganare la figura del povero vitello ,succube degli eventi, cercando di restituirgli una sua dignità, anche se a distanza di secoli.
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