venerdì 17 febbraio 2006

ma chi li sceglie??

Rieccoci: nuovo cineforum, nuova recensione. Stasera è stato proiettato "Quando sei nato non puoi più nasconderti" di Marco Tullio Giordana.. sempre per la serie "fàmose du risate".
La pellicola narra la storia di Sandrino -bambino pieno di soldi, spocchioso e che non si fa mai i cazzi suoi: il ritratto del cliente medio dei Toys Center- che un bel giorno parte per un viaggio in barca a vela in Grecia, col babbo (caricatura esasperata del cumenda milanese, in chiave bresciana: un povero pirla che va a chiedere ai suoi operai -tutti rigorosamente stranieri- in quanti metri frena il Cayenne.. e va beh!) e il suo amico idiota.
Ma nel bel mezzo del Mediterraneo, dove ti va a pisciare di notte il buon Sandrino?? Nel cesso di bordo come tutte le persone normali?? Certo che no.. la minzione di mezzanotte va fatta esclusivamente all'aperto, così ti senti un po come capitan Findus col suo bastoncino di merluzzo surgelato. E -casualmente- mentre Sandrino sta aggiungendo acqua al mare, Free Willy decide di passare accanto alla barca.. scuotendola e facendo precipitare l'urinatore in acqua.
Poche ore dopo -quando ormai il nostro eroe sta affondando negli abissi- un barcone di clandestini veleggia tranquillo lì vicino (da notare: il Mediterraneo ha una superficie di 2,51 milioni di Km quadrati, e loro passano proprio in quel metro occupato da Sandrino!) e uno di essi si getta eroicamente in acqua per trarlo in salvo.
Il traghetto raggiunge le acque italiane, e qui viene avvistato e fermato dalla Guardia Costiera. Ora: un bambino qualunque -dopo giorni in mare senza acqua, cibo o vestiti, costretto a cagare sottocoperta in sacchetti di plastica, in mezzo a sconosciuti, e maltrattato dai Caronti della situazione- si metterebbe a piangere e chiederebbe subito ai Carabinieri di riportarlo a casa.. ma Sandro non è certo un ragazzino come tutti gli altri: prontamente chiede di poter seguire i suoi nuovi amichetti nel centro di accoglienza.. il tutto con piglio sicuro e senza tradire la minima paura.
Poi da qui una serie di vicissitudini: lui torna a casa, ma i suoi nuovi amici (un ragazzo -Radu- e la sua sorellina Alina) sono costretti a rimanere nel campo, da cui poi fuggiranno per paura di essere rimpatriati.
La storia si chiude con Sandrino che si reca a Milano per raggiungere Alina (che nel frattempo è diventata un puttanone da combattimento.. tra l'altro con discrete possibilità di far carriera!), attraversa uno stabile di abusivi con assoluta naturalezza, se lo gira in lungo e in largo, senza che nessuno gli sottragga tutti i suoi abiti firmati o gli tiri una mazzata tra capo e collo. Scova la ragazza in un edificio grande come le acciaierie Falk semplicemente seguendo la melodia di una nota canzone di Eros Ramazzotti e poi le offre un panino al tacchino al chiosco in piazza.
Sì, lo so.. questo post è un po' troppo lungo, ma la domanda nasce spontanea: ma chi doveva scegliere i film si è fumato il bong?? Non era meglio "Attila, flagello di Dio"? (intendo quello con Abatantuono).. anche lì si parla di rapporti tra stranieri (Barbari/Romani), emarginazione delle donne, sfruttamento, ecc.

1 commento:

_marco ha detto...

certo..attila poteva essere una buona alternativa, ma in fondo secondo me il film non era male.. un po' lento in alcune fasi, ma nel complesso coinvolgente.
un film non deve per forza essere reale o realistico, anzi non deve esserlo proprio.