giovedì 20 settembre 2007

Capita

Ci sono sere in cui hai voglia di prenderti solo una sbronza storica. Hai voglia di scrivere, ma poi pensi che il blog lo leggono un po' tutti e "chissà cosa pensano". Non puoi nemmeno prendere in mano carta e penna: l'ultima volta che lo hai fatto è stato per scrivere una lettera a una ragazza, quasi dieci mesi fa, e ora riesci a malapena ad aggiungere "Auguri" in fondo a un biglietto di compleanno, prima di scarabocchiare una sigla vagamente leggibile.
Ci sono sere in cui prendi seriamente in considerazione l'ipotesi di mollare tutto e andare a fare l'eremita in qualche rifugio sperduto sulle montagne, dove nessuno possa venire a fracassarti le palle. Oppure progetti di aprire un chiosco only-mojito su una spiaggia tropicale, in modo che gli altri pensino: "Ha avuto le palle per farlo". Ma poi hai la malaugurata idea di rispolverare la famigerata scatola-con-le-foto e ti domandi dove sono finite certe persone, dove sono finite certe magliette, dove sono finiti i tuoi capelli.
Ci sono sere in cui prendi in mano il cellulare e fai scorrere la rubrica, alla ricerca di quel numero dimenticato: una persona che non senti più da anni, che con ogni probabilità non si ricorda neppure chi sei, ma che non hai ancora cancellato perchè "forse a Natale.. magari mi scrive.. e che figura di merda faccio se le rispondo con un Chi sei?".
Ci sono sere in cui stai tornando a casa e ti va di allungare la strada di un bel po', per rivedere posti a cui hai legato dei momenti. Belli, brutti. Dipende.
Ci sono sere in cui stai per spegnere la luce, prima di addormentarti, dai un'occhiata distratta al calendario e lo sguardo si fissa su un punto: cazzo se passa veloce il tempo. Ma hai l'impressione di non essere poi molto diverso da quel ragazzino che non vedeva l'ora di compiere quindici anni per poter usare il motorino.
Ci sono sere in cui pensavi che saresti riuscito ad andare a letto presto, perchè per una volta non avevi impegni. E invece ti ritrovi a scrivere cose senza senso.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Come al solito i tuoi post sono bellissimi! Baci baci

Anonimo ha detto...

secondo me certe cose invece hanno un senso. hanno il senso più di tante altre che scriviamo con naturalezza. quelle che facciamo fatica a tirar fuori, sono quelle di cui, in realtà, abbiamo più bisogno.
credo che in noi rimanga sempre un po' di "noi quindicenni". ma credo anche che questa sia la nostra maggior qualità. sogni ed impazienza. beh, ma poi magari se ne fanno due chiacchere in proposito..
io ci sono.. :)
f.

Anonimo ha detto...

Secondo me la vista che si gode da dentro il tuo cervello è troppo vasta e limpida perchè tu possa seriamente pensare di fare il giornalista. Professione in cui, come sicuramente hai già capito da ragazzo sveglio quale sei, la capacità -anzi scusa- la voglia di scrivere è diventata un optional di Serie C1, più o meno come l'accendisigari in macchina. Se poi hai capito che esistono anche sbronze che a volte salvano la vita e non solo quelle che i suddetti giornalisti aspettano per potere fare il servizio impregnato di lacrime o tratteggiare il ritratto del mostro di giornata, vuol dire che non sei proprio tagliato per questo mestiere nel secolo XXI. Brera o Hemingway erano perennemente con la bottiglia a portata di mano, al Campus-Multimedia-Master-In-Formazione-Iulm-Luiss-Ifg questa cosa non te la insegneranno mai. "L'alcol uccide lentamente -diceva quel tale- ma io non ho fretta". Pensaci, man. And good luck, come sempre

Anonimo ha detto...

Secondo me scrivi (e descrivi) troppo bene x andare a chiuderti nelle squallide redazioni di oggi dove le ultime cose che servono sono la creatività e la scrittura come la tua! Sembra quasi di vedere quello che descrivi.
Baci baci

Per f.: se si fa una serata con cruz io ci sono. Mica lo vorrai tutto x te!!:-)

Luce ha detto...

Ti capisco.
Hai ragione...ci sono quelle sere...
Sere in cui avresti voglia di tutto e di niente...
Sere in cui hai mille pensieri per la testa e vorresti andartene lontano...
Sere in cui guardi la tua vita come in uno specchio e ti chiedi cosa ci fai ancora lì...
Così ti ritrovi a scrivere...a scrivere emozioni,sorrisi,immagini silenzi...sparsi... tra una vocale ed una consonante
Perchè ,è vero, spesso i silenzi sanno dire più di mille parole...
e proprio in quei silenzi quelle sere, quelle parole, le tue parole, ritrovano il loro senso.

Ps:Scusa l'intrusione..sai passavo di qui..!cmq..se x caso decidi di aprire il chiosco only-mojito su una spiaggia tropicale...fammi sapere ;-D