mercoledì 24 maggio 2006

Testimoni Oculari: recensione semiseria

So che dovrei starmene zitto: il mio contributo si è limitato a raccogliere le sedie al termine degli spettacoli.. ma infatti stavolta scrivo per fare complimenti sinceri.
Premetto che faccio i complimenti a tutti, davvero: attori, regista, Chicco al mixer, Davide alla tastiera (rigorosamente live), Francesca e Cecilia assistenti di scena.. tutto perfetto!
Per chi non l'avesse visto dal vivo, racconto brevemente la struttura dell'opera: 13 monologhi, pronunciati da personaggi tratti dalla vita di Gesù o dalle parabole del Nuovo Testamento, che raccontano il proprio "punto di vista". Il tutto viene legato dall'ultimo monologo, quello di Gesù.
Vorrei comunque (so che mi stavate aspettando qua), portare alla vostra attenzione le cose che mi hanno colpito di più:
Mattia: recita con la spalla scoperta proprio per ricordare il suo impegno pro-adozioni (come già avevamo annunciato nel post precedente), inoltre per rendere il tutto più "ad effetto" decide di entrare in scena con un doppio salto carpiato.. purtroppo si ricorda di essere legato mani e piedi solo dopo aver spiccato il volo: si sfracella al suolo, il microfono salta.. ma i suoi occhioni sgranati (tipo Gatto con gli stivali, di Shrek2) ci regalano una prestazione degna di Gassman. Eroico.
France: la prestazione non tradisce la sua fama. Addomestica le assi del palco, ammalia il pubblico (tra cui i suoi commossi genitori), tiene la scena con maestrìa.. ci regala 6 secondi netti di pelle d'oca quando chiude il suo monologo mordendosi il labbro e lanciando uno sguardo languido alla vetrina dell'Armeria Meschieri. Catalizzatore.
Luca Mafia: nonostante una mezza influenza che lo tormenta, presenta un ottimo ladrone arrabbiato e rabbioso. Il pubblico sta dalla sua parte quando viene preso a mazzate sulle rotule.. ma soprattutto quando soffre veramente mentre France gli storpia un braccio per portarlo fuori dalla scena. Credibile.
Elena Nova: non sappiamo se sia ricorsa al famoso stratagemma dell'acciuga per riacquistare pienamente la voce. Già apprezzata in altri spettacoli, non si smentisce. Certezza.
Don Giuseppe: si cala perfettamente nella parte dell'ubriacone.. tanto che nelle varie repliche dello spettacolo, si vede diminuire considerevolmente il livello di vino nella bottiglia. Trasmette prefettamente i tormenti di Taddeo. Si affeziona talmente tanto al giacchino di pecora che ora lo usa pure per andare in giro. Pastore sardo.
Don Luca Sorce: con trucco e corno ingolosisce i palati dei Varesini e ne stuzzica la curiosità. Viaggia parallelamente allo spettacolo: il suo binario e quello di Testimoni Oculari si fondono nel pieno successo delle serate. One man show.
Ci tengo a precisare che non capisco una mazza di teatro, vorrei però fare due menzioni particolari agli attori che mi hanno regalato le emozioni più forti: Marco di Biumo Inferiore (nei panni di Ponzio Pilato) e MariaCamilla (nel ruolo della moglie di Pietro).. detto questo,
complimenti davvero a tutti!
(foto powered by Francesca)

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